Guida Turistica Viterbo.
Prenotazione guida per gruppi anche in lingue
Sono Guida Turistica Ufficiale di Viterbo e della sua Provincia, ho conseguito l’abilitazione nel 2006, per cui sono passati un po’ di anni da quando ho iniziato, ma credetemi, l’entusiasmo sembra non tramontare mai!
Che cosa aspettare da me? Innanzitutto, NO alle “solite visite turistiche “, ma delle visite che si sviluppano in modo spontaneo, parlandovi, conoscendovi, ed è bello così, in un’atmosfera di simpatia e di buon umore.
La mia Terra è quella della Tuscia, quindi Alto Lazio, ma arrivo anche ad Orvieto e a Cerveteri, ormai la legge (Guida Nazionale del 2013) lo consente, tra l’altro risulta anche più utile dal punto di vista dell’organizzazione dei tour.
Ho maturato dell’esperienza nel tempo che mi ha permesso di acquisire le conoscenze dei percorsi e delle strutture turistiche, così posso pianificare i tour di visite e dare dei suggerimenti preziosi. Ho peraltro gestito per alcuni anni le richieste di visite guidate per l’associazione “Arca”di Guide Turistiche per la Provincia di Viterbo, che ringrazio per avermi cresciuta professionalmente. L’associazione di cui continuo a far parte, oggi mi rende possibile di supportare i servizi guida, qualora io non fossi disponibile.
Vi serve servizio in lingue straniere? Eccomi, sono laureata in lingue straniere, per un periodo ho anche lavorato nel campo delle traduzioni e dell’interpretariato, ho inoltre vissuto a lungo in paesi francofoni e di lingua ispanica, che mi ha permesso una pratica forse fuori del comune. Perciò mi trovo a mio agio nei servizi in lingue straniere, quanto alla mia abilitazione di guida turistica, vale per le lingue IT, FR, SP, EN. Ora mi fermo qui, credo aver scritto pure troppo, vi ringrazio dell’attenzione e a presto!
I 10 Top vicino a Viterbo
IL PARCO DI VILLA LANTE A BAGNAIA
Ancor oggi è possibile addentrarsi nel parco, tra le fontane rustiche, dove gli alberi ed arbusti furono piantati raggruppati, come volevano i trattati degli alboricoltori del ‘400 e del ‘500, secondo la stessa specieCome in tutte le altre ville rinascimentali, anche a Villa Lante il parco è la parte dove la natura viene lasciata al suo stato selvaggio, non controllata attraverso la ragione. In contrapposizione con il giardino geometrico o all’italiana, dove le piante vengono potate in forme geometriche dalle proporzioni perfette, e quindi sotto controllo dell’Uomo, centro del Cosmo.
TARQUINIA MEDIEVALE
Il nucleo primigenio di Corneto è la zona fortificata, Castrum Corneti, si è formata intorno alla torre, la più alta della città, che si trova accanto alla chiesa S. Maria in Castello. Certamente, la torre necessitava essere ricostruita attraverso i lunghi secoli.
VITORCHIANO
è il paese del Moai, una sorprendente scultura in peperino alta sei metri. Ma, soprattutto è un borgo medioevale di origine etrusca, incastonato su una piattaforma di pietra lavica delimitata da due canyon.
VILLA FARNESE DI CAPRAROLA – Il Gran cardinal Alessandro Farnese
Siamo nel 1545 quando papa Paolo III crea il ducato di Parma e di Piacenza, destando scandalo in tutta Europa, facendo un torto sia all’imperatore Carlo V, cui spettavano le investiture civili e nobiliari, sia alla Chiesa a cui amministrativamente, le due città ricche appartenevano.
MONTEFIASCONE – LA STORIA
La storia di Montefiascone prese inizio proprio sulla collina della Rocca, in tempi preistorici. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce resti di epoca etrusca, la civiltà più importante di epoca preromana.
Vuoi conoscere la breve storia di Bolsena?
Vuoi conoscere la breve storia di Bolsena? Bolsena ha origine da una città etrusco-romana, chiamata dai romani Volsinii, da non confondere con la Velzna etrusca che sorgeva sul pianoro dove oggi si trova Orvieto.
SAN MARTINO AL CIMINO – l’Abbazia
Il piccolo borgo medioevale era il primo insediamento di San Martino, sviluppatasi attorno ad un cenobio benedettino certamente esistente nel 1045 perché menzionato in un documento.
Scopri di più su Vitorchiano
Vitorchiano trae il suo nome da un Vicus Orclanus, fu forse colonia del centro etrusco di Orcla o Norchia, soggiogata poi dai Romani.
CIVITA DI BAGNOREGIO – breve storia
Vuoi conoscere la breve storia di Civita di Bagnoregio? L’altura di Civita di Bagnoregio fu certamente abitata dagli Etruschi, come lo testimoniano i cunicoli e pozzi di epoca etrusca sulla Civita, e le tombe scavate intorno, nella parete rocciosa della valle.
SAN MARTINO AL CIMINO – LO STENDARDO DI MATTIA PRETI
Siamo tra gli anni ’70 e il 2017, periodo in cui è stata restaurata una pala d’altare della chiesa di San Martino, raffigurante il Dono del mantello.
MONTEFIASCONE
MONTEFIASCONE è un borgo medioevale costruito sul dorso di una cinta calderica, il suo colore è del basalto, il materiale di costruzione locale.
Viterbo, Villa Lante e Bagnaia, con suoi tesori nascosti.
Viterbo, Villa Lante e il borgo di Bagnaia che non ti aspetti! Un giro che piace perché si torna indietro nel tempo, dal Medioevo al secondo Rinascimento, in cui non manca nulla: le torri, i vicoli, le piazze con le fontane, la Villa dei vescovi e il borgo cinta di mura. In realtà Villa Lante costruita nel periodo post-tridentino è indivisibile dal borgo trasformato contestualmente con la costruzione della stessa villa nella seconda metà del Cinquecento.
BOMARZO
Dominato dal palazzo baronale su disegno di Baldassare Peruzzi, si rivela uno degli abitati più intatti e suggestivi della provincia di Viterbo e del Lazio, che conserva ancora la tranquillità di altri tempi.
SUTRI
SUTRI è un borgo dall’aspetto medioevale cinta di mura, che sorge su uno sperone di tufo alla confluenza dei fossi Promontore e Ròtoli. Fronteggia un’altra collina di tufo, oggi compresa nel Parco dell’Antichissima città di Sutri.
SAN MARTINO AL CIMINO
è un interessante borgo dall’urbanistica barocca rivoluzionaria e dal cuore medioevale cistercense. Il borgo medioevale cresciuto attorno all’abbazia cistercense, fu trasformato alla metà del XVII secolo dall’architetto militare, Marcantonio de Rossi, con la consulenza del Borromini.
BAGNAIA
Bagnaia è uno di quei caratteristici borghi della Tuscia, che sorgono su uno sperone di roccia vulcanica dai lati a strapiombo su due valli. Ha la particolarità di aver conservato il suo aspetto difensivo con le mura (X-XVI secolo) e le torri che cingono il castrum medioevale.
SUTRI – il Mitreo
Il Mitreo. Al centro del pavimento è ancora visibile la fossa per la raccolta del sangue del toro sacrificato in onore al dio Mitra.
PARCO DEI MOSTRI
IL PARCO DEI MOSTRI, o SACRO BOSCO, è un giardino fantasioso del Secondo Cinquecento, divertente, ma anche un po’ filosofico e spirituale. Fu ideato come un bosco delle meraviglie da attraversare, tra sculture grottesche spesso gigantesche, e di inverosimili costruzioni inclinate. Le creazioni del bosco affascinano subito, ma non si lasciano conquistare altrettanto facilmente. Il Sacro Bosco sorse nel gran proliferare di ville e giardini intorno a Roma, nel pendio di una valle sotto il Palazzo Orsiniano di Pier Francesco (1523-1585), a Bomarzo. E’ una sorta di Ottava Meraviglia, in allusione alle Sette Meraviglie del mondo antico, che richiama anche la cultura del Rinascimento Italiano e delle conoscenze esoteriche. Ci s’imbatte di figure di animali fantastici e reali, di dei pagani, di luoghi mitologici e Danteschi, di statue parlanti. Al di sopra di ogni cosa, in cima al giardino, vi è un Tempio. Sacro. Le sculture e le costruzioni recano dei messaggi codificati, tradotti nella pietra, che compongono il puzzle del filone ermetico del giardino e delle vicende storiche, che l’ideatore del boschetto, Francesco Orsini dovette vivere. Francesco Orsini fece realizzare il suo giardino con il mezzo dell’arte dell’epoca: il manierismo che si è svincolato dalle rigide regole dell’arte […]
BAGNAIA – breve storia
Lo sviluppo del borgo andava di pari passo con quello del barco, ossia la riserva di caccia dei vescovi di Viterbo di fronte al borgo nel pendio della collina. Dove ora sorge Villa Lante.
SUTRI – L’Anfiteatro
L’Anfiteatro. L’imponente anfiteatro di Sutri ha le gradinate consumate, è interamente ricavato nel tufo di una collina e secondo gli ultimi studi tra la fine del II secolo a.C. ed il I secolo d.C.
CIVITA DI BAGNOREGIO
Nelle mattine, la nebbia forma un cerchio intorno all’abitato che allora, pare sospesa nell’aria. E si riconosce subito l’immagine del cartone animato di Myazaki: Laputa, il Castello nel cielo! Ma, Civita di Bagnoregio fu anche set di film del grande cinema italiano.
LA NECROPOLI DI TARQUINIA – La “Cappella Sistina” degli Etruschi.
è il posto giusto dove vedere e capire come si svolgeva la vita quotidiana degli Etruschi. Sì, perché è qui che si trova la maggior concentrazione di tombe dipinte etrusche di tutta l’Etruria, intorno al 90%, che ritraggono uno spaccato di vita quotidiana. Le tante pitture murali colorate costituiscono il primo capitolo della pittura italiana, come scriveva il grande etruscologo, Massimo Pallottino. Torniamo indietro nel tempo, circa 2600 anni fa!
SUTRI – La Storia
L’altura, dove ora sorge il borgo di Sutri, aveva un ruolo strategico in epoca etrusca, poi romana, conobbe una vita fiorente anche in epoca medioevale.
BOLSENA
Una cittadina costruita intorno al borgo medioevale, che si affaccia sul quinto lago più grande d’Italia. Ci troviamo nel fianco di una caldera vulcanica dal manto boscoso, da dove si aprono degli spettacolari panorami sulle due isole. L’Isola Bisentina e l’Isola Martana.
TARQUINIA – il centro storico
Il centro storico di Tarquinia è la città medioevale cinta di mura, una delle più interessanti del Lazio, era chiamata Corneto. Ha il colore della chiara pietra calcarea, il materiale di costruzione locale, che le dona lucentezza. Le possenti mura abbracciano degli edifici che conservano ancora il loro aspetto medioevale ed altri di epoche posteriori.
TUSCANIA
Le due basiliche sono costruite tra torri, sul Colle di San Pietro. Il colle che oggi si trova tagliato fuori le mura di Tuscania, è il nucleo più antico della città: dove sorgevano l’Acropoli etrusca e poi la città romana attraversata dalla Via Clodia.
VILLA FARNESE DI CAPRAROLA
VILLA FARNESE DI CAPRAROLA è una delle opere più apprezzate del Rinascimento in Europa e risale al Secondo Cinquecento. Esatto, la villa porta il nome della stessa famiglia di Palazzo Farnese di Roma e sorge, inaspettata, nel verde dei Colli Cimini. Villa Farnese è un complesso architettonico impegnativo che si articola in un palazzo fortificato pentagonale a cinque piani con un cortile circolare. Nei Giardini Bassi, e nei Giardini Alti con fontane, labirinti, sculture. Si tratta di spazi esclusivi che avevano la duplice funzione di rappresentanza e di villeggiatura del cardinale Alessandro Farnese (1520-1589), nipote di papa Paolo III (1468-1549). Il cardinale Alessandro mecenate d’arti e uomo ricco, incaricò al grande architetto, Jacopo Barozzi da Vignola, che disegnò anche la vicina Villa Lante a Bagnaia per un altro cardinale. Il Vignola realizza in soli 26 anni tutto l’alzato del palazzo di Caprarola, dal 1550 al 1576. A Villa Farnese di Caprarola l’architettura dell’edificio e della natura venne disegnata secondo le regole rinascimentali: simmetria, ordine, proporzioni perfette, equilibrio. Che corrispondono alla visione del mondo rinascimentale e le sue simbologie. Cardinale Alessandro Farnese aveva una predilezione per gli affreschi, che non erano mai fine a se stessi, ma dovevano sottolineare un messaggio […]
TARQUINIA – IL MUSEO ETRUSCO
Ripercorrere le sale del museo, significa ripercorrere anche la storia delle grandi scoperte delle Necropoli di Tarquinia, e delle sue tombe. La scoperta nel senso moderno della parola, svolta con mezzi scientifici, è avvenuta negli anni ’60 del XX secolo.
TUSCANIA – LA STORIA
Come dicevamo, il nucleo più antico di Tuscania è il colle oggi chiamato di San Pietro, dove però il primo insediamento organizzato non era quello etrusco, bensì quello della prima età del Ferro (sec. X a.C.) della cultura villanoviana.
VILLA LANTE – BAGNAIA
VILLA LANTE a Bagnaia si divide in un parco e in un giardino a sorpresa, assieme manierista e all’italiana, con fantasiosi giochi d’acqua. Ci troviamo nel giardino della residenza estiva dei Vescovi di Viterbo risalente al Secondo Cinquecento, disegnato probabilmente dal grande Barozzi da Vignola. Lo stesso architetto che disegnò anche la Villa Farnese di Caprarola.
TARCHNA – TARQUINIA ETRUSCA
Secondo la tradizione fu fondata da Tarconte, fratello o figlio di Tirreno, l’eroe eponimo del popolo etrusco, nel XIII o XII secolo a.C.
TUSCANIA – I sarcofagi etruschi
I sarcofagi etruschi di Tuscania, assieme ad altri oggetti etruschi, suscitarono la curiosità degli Anglosassoni che contagiò poi tutta Europa, in un’esposizione da Pall Mall, nel quartiere West-End a Londra, nel 1837.
VITORCHIANO – Il Moai
IL MOAI è una scultura di pietra lavica, l’unico esistente al di fuori dell’Isola di Pasqua. E’ identico ai suoi lontani fratelli, colossi alti 10 metri e pesa ben 30 tonnellate.
I 4 GRANDI GIARDINI D'ITALIA IN TUSCIA + 1
Il Parco di Villa Lante
Ancor oggi è possibile addentrarsi nel parco, tra le fontane rustiche, dove gli alberi ed arbusti furono piantati raggruppati, come volevano i trattati degli alboricoltori del ‘400 e del ‘500, secondo la stessa specie.
IL GIARDINO DEL CASTELLO RUSPOLI DI VIGNANELLO
Si percepisce subito, che il grande parterre rettangolare e pianeggiante è una composizione particolare, un insieme di aiuole topiate i cui disegni racchiudono gli iniziali di Ottavia Orsini e dei suoi due figli: Sforza e Galeazzo.
Viterbo, Villa Lante e Bagnaia, con suoi tesori nascosti.
Viterbo, Villa Lante e il borgo di Bagnaia che non ti aspetti! Un giro che piace perché si torna indietro nel tempo, dal Medioevo al secondo Rinascimento, in cui non manca nulla: le torri, i vicoli, le piazze con le fontane, la Villa dei vescovi e il borgo cinta di mura. In realtà Villa Lante costruita nel periodo post-tridentino è indivisibile dal borgo trasformato contestualmente con la costruzione della stessa villa nella seconda metà del Cinquecento.
IL SACRO BOSCO – IL PARCO DEI MOSTRI
IL SACRO BOSCO, meglio conosciuto come Parco dei Mostri, è un giardino che stupisce. Risale al Secondo Cinquecento, ad un momento di cambiamento nell’arte, che impegna la fantasia allo scopo di sorprendere e divertire. In realtà, si scopre che il percorso è anche un po’ filosofico e spirituale.
IL GIARDINO DELLE PEONIE DI VITORCHIANO
E’ conosciuto anche con il nome Centro Botanico Moutan, raccoglie oltre 250.00 piante, tra cui circa 600 differenti varietà di peonie, alle quali fanno da cornice lecci, cipressi, querce ed ulivi secolari.
I GIARDINI DI VILLA FARNESE DI CAPRAROLA sfruttano la collina alle spalle del palazzo pentagonale
I GIARDINI DI VILLA FARNESE DI CAPRAROLA si dividono nei Giardini Bassi e nei Giardini Alti, costruiti nel pendio della collina tufacea alle spalle del grande palazzo pentagonale.
I GIARDINI BASSI di Villa Farnese a Caprarola
A proposito di fiori: qualche anno fa, leggevo in uno studio sui giardini di Villa Farnese, che contrariamente a quanto si pensasse fino a qualche tempo fa, i giardini all’italiana contenevano non solo piante sempre virens, ma anche dei fiori.
PALAZZO FARNESE DI CAPRAROLA
è un grande pentagono a cinque piani, costruito su una fortezza mai compiuta. Da qui deriva la sua forma pentagonale, propria delle costruzioni d’architettura militare rinascimentale, sviluppata a seguito in un palazzo rappresentativo.
IL GIARDINO A SORPRESA DI VILLA LANTE
Il giardino sfrutta il pendio di una collina boscosa attraverso una serie di terrazzamenti con fontane sovrapposte, superando un dislivello di sedici metri. L’acqua che alimenta sette fontane proviene da una sorgente naturale dei Monti Cimini e scende a caduta libera da fontana in fontana.
I GIARDINI ALTI di Villa Farnese a Caprarola
Questa parte del giardino è progettata in modo, che lo sguardo venga attratto sull’asse costituita di una serie di fontane con giochi d’acqua: la Fontana del Giglio, la catena d’acqua dei Delfini, la Fontana del Bicchierone con due Giganti recumbenti. Poste su più ripiani. In cima, la visuale è chiusa dalla Palazzina del Piacere, la residenza estiva del cardinal Alessandro.
Villa Farnese di Caprarola
è una delle opere più apprezzate del Rinascimento in Europa, e risale al Secondo Cinquecento. Esatto, la villa porta il nome della stessa famiglia di Palazzo Farnese di Roma e sorge, inaspettata, tra i boschi dei Colli Cimini.
I TOUR A VITERBO in mezza giornata
VITERBO – La macchina di Santa Rosa
La sera del 3 di settembre, quando la macchina illuminata appare nel buio delle vie di Viterbo, sembra che quel campanile cammini. Sono 100 uomini a trasportarla, i Facchini di Santa Rosa, a spalla. Percorrono circa 1200 metri, in discesa, in piano, in salita.
VITERBO – il Palazzo dei Papi.
Il Palazzo dei Papi è uno di quegli edifici che fanno innamorare: soprattutto per l’elegante loggia. La loggia delle benedizioni del 1267, da dove si affacciavano i papi al momento della benedizione alla folla. Sì, perché il palazzo era un pochino come il cuore di un mini-Vaticano duecentesco. Fu la residenza dei papi tra il 1257 e il 1280, nel periodo storico più fiorente di Viterbo, quando la città divenne una capitale alternativa a Roma, come sede permanente della Corte Pontificia.
Santa Rosa da Viterbo
Santa Rosa da Viterbo nacque probabilmente nel 1235, la sua vita s’ispirò su quella di San Francesco d’Assisi. Una bella fanciulla dai capelli neri e dagli occhi azzurri, così viene rappresentata nelle immagini che conserviamo di lei.
VITERBO – Il Quartiere Medievale di San Pellegrino
IL QUARTIERE MEDIOEVALE DI SAN PELLEGRINO sembra fatto apposta per le passeggiate, quelle turistiche o quelle romantiche, da film, tra scorci incantevoli, archi, torri, caratteristiche abitazioni viterbesi. La contrada è sopravvissuta ai secoli, avendo mantenuto il suo aspetto originale e la sua urbanistica duecentesca caratterizzata da una via principale che la attraversa e che sfocia in piazzette assolate. Le architetture del quartiere furono realizzate da artisti locali cresciuti sulla scuola di artisti lombardi.
VITERBO – Le case con il profferlo
Le case con il profferlo, ossia con scalinata esterna, prendono il loro nome dal latino proferulum che significa posto davanti. Si tratta di un tipo di costruzione abbastanza bassa, di solito di un piano oppure due.
SCOPRI IL MUSEO ETRUSCO
Al Museo Etrusco di Viterbo, ospitato nella Rocca Albornoz, si va indietro nel tempo: tra sarcofagi parlanti, reperti provenienti dalle necropoli, e dal Teatro Romano di Ferento. Soprattutto però si va a spasso per gli abitati dell’Etruria Meridionale interna, dei secoli VI-IV a.C. Ti suggerisco questo tour, se hai già fatto con me il giro Meglio di Viterbo. La visita del museo richiede ulteriori tempi, quindi va inserita nella seconda parte della giornata. Cosa si esplora di bello al museo? La famosa sezione, dedicata all’ABITATO ETRUSCO DI ACQUAROSSA (secolo VI a.C.) che è stato portato alla luce, dagli scavi svedesi tra il 1950 e il 1973. Di quell’occasione, molti viterbesi conservano ancora la memoria del Re archeologo svedese, Gustavo Adolfo VI che partecipò attivamente agli scavi. Si vedranno edifici principeschi, domestici, templari, ricostruiti a grandezza naturale con pezzi originali. L’interessantissima sezione degli scavi effettuati dalla Scuola Francese di Roma, dell’ABITATO ETRUSCO DI MUSARNA risalente al IV secolo a.C. Un rinvenimento unico è il pannello musivo con iscrizione etrusca, proveniente dal calidarium delle terme di Musarna. Attraverso i risultati degli scavi è possibile conoscere l’urbanistica del centro urbano, le sue aree di uso pubblico e privato. I suoi sistemi di difesa […]
VITERBO – La Cattedrale di San Lorenzo
LA CATTEDRALE DI SAN LORENZO sorge, secondo una tradizione non suffragata da documenti, sui resti di un tempio del dio pagano Ercole. Ci troviamo nel nucleo abitato considerato il più antico di Viterbo, sul Colle di San Lorenzo abitato già al tempo degli Etruschi. Leggi di più.
Il MEGLIO DI VITERBO
E’ il tour perfetto per te, se visiti Viterbo per la prima volta. Viterbo è il San Gimignano del Lazio, una cittadina medioevale di rara bellezza che ha conservato il suo aspetto originale e molte delle sue torri. E’ il secondo centro più importante del Lazio, dopo Roma, ed è anche la mia città.
VITERBO – Giovanni XXI
Pietro Spano fu consacrato papa con il nome di Giovanni XXI nel 1276 nella cattedrale di Viterbo. Curiosamente, saltando un XX mai esistito sul trono di San Pietro.
VITERBO – Il palazzo che non ti aspetti
IL PALAZZO CHE NON TI ASPETTI è il Palazzo dei Priori che non è medioevale, mostra invece il volto Rinascimentale di Viterbo, capace di sorprendere.
VITERBO – Il Colle di San Lorenzo.
Sul colle oggi chiamato di San Lorenzo esisteva un piccolo insediamento etrusco, piuttosto attivo nei secoli VI-V a.C. Distrutto poi dai Romani durante la loro espansione nell’Etruria Meridionale.
VITERBO – Il museo dei Facchini di Santa Rosa
IL MUSEO DEI FACCHINI DI SANTA ROSA fa vivere in un flash, la spettacolare festa dei viterbesi: il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, Patrimonio Immateriale Unesco.
VITERBO – La chiesa di San Lorenzo
La chiesa di San Lorenzo acquista importanza con l’elevazione a sede vescovile di Viterbo nel 1192, data che viene tradizionalmente accettata per la consacrazione.
VITERBO – Piazza del Gesù e la sua fontana.
Piazza del Gesù costituiva ancora nella seconda metà del XIII secolo il polo civico e sociale di Viterbo. Il luogo, dove si amministrava la giustizia, si riuniva la gente, e veniva organizzato anche il mercato.
VITERBO – Scopri il Museo Civico
Il Museo Civico di Viterbo ha un forte richiamo soprattutto per la Pietà di Sebastiano del Piombo e la Flagellazione. Commissionate dal prelato e umanista viterbese, Giovanni Botonti, intorno al 1516. Il piccolo museo però non finisce qui…
VITERBO – Piazza della Morte e la sua fontana
Contrariamente a quanto si potesse pensare, questa piazza non era il luogo delle esecuzioni capitali. Originariamente si chiamava piazza delle Carbonare, dal XV secolo assunse il suo nome piazza di S. Tommaso per la chiesa che vi sorgeva.
VITERBO – Scopri il Museo Etrusco
Al Museo Etrusco di Viterbo, ospitato nella Rocca Albornoz, si va indietro nel tempo: tra sarcofagi parlanti, reperti provenienti dalle necropoli, e dal Teatro Romano di Ferento. Soprattutto però si va a spasso per gli abitati dell’Etruria Meridionale interna, dei secoli VI-IV a.C.
VITERBO – Vuoi sapere di più?
Si formò quindi il castrum (di fondazione longobarda) di epoca medioevale, menzionato per la prima volta in un documento del 741 come Castro Biterbo, che si trovava nel confine meridionale della Tuscia Longobarda.
VITERBO – La chiesa di Santa Rosa da Viterbo
La chiesa santuario della santa patrona di Viterbo mantiene vivo il culto che si formò attorno alla figura rivoluzionaria della piccola Rosa, vissuta intorno alla metà del secolo XIII.
SANTA ROSA DA VITERBO – Vuoi sapere di più?
La Vita II invece è del 1457, che fu utilizzata per il processo di canonizzazione, prolungatosi per secoli. Ricordo che la canonizzazione non è mai avvenuta con il rito solenne.
VITERBO – Medioevo e Santa Rosa da Viterbo
Quando la fede si fonde con la tradizione popolare e con la storia. Un tour dall’atmosfera un pochino spirituale, dedicato in parte alla Santa Patrona della città, in parte alle principali attrattive quali sono i Quartieri Medioevali.
SCEGLI IL TUO TOUR DI 1 GIORNO IN TUSCIA
VITERBO-BOLSENA
Due città lungo l’asse della Via dei Pellegrini, la Francigena. La mattina si fa un viaggio appassionante nella Viterbo medioevale e nelle sue antiche tradizioni. Nel pomeriggio si va alla scoperta di Bolsena, famosa per il suo bel lago, per il suo antico borgo e per la Basilica di Santa Cristina.
VITERBO-TARQUNIA
VITERBO-TARQUNIA. Dalla città medioevale scolpita nella pietra lavica, a Tarquinia che ha il colore della chiara pietra calcarea. Da non perdere la Necropoli etrusca e il Museo Etrusco.
VITERBO – TUSCANIA
Dalla Città dei Papi e delle Fontane alla Città delle due basiliche e dei sarcofagi.
Vitorchiano – Parco dei Mostri di Bomarzo
Un tour tra stupefacenti sculture di pietra vulcanica, antichi borghi raccolti in cima di speroni di roccia e il Giardino a sorpresa che solo a se stesso e a null’altro somiglia.
VITERBO – VILLA FARNESE DI CAPRAROLA
Due posti tra i migliori nel cuore d’Italia: la medioevale Viterbo e la famosa Villa Cinquecentesca del cardinale Alessandro Farnese il giovane a Caprarola.
Itinerario etrusco, medievale, rinascimentale a Tarquinia in 1 giorno.
Itinerario etrusco, medievale, rinascimentale, barocco – alla scoperta di Tarquinia in un giorno. Dalle tombe dipinte della necropoli etrusca al Museo e alla città cinta di mura, un tempo nota anche come la città delle cento torri.
VITERBO – VILLA LANTE DI BAGNAIA
Dalla Città medioevale, al Giardino dei vescovi di Viterbo, il giardino all’italiana più perfetto del Rinascimento.
Itinerario Etrusco – 2 siti Unesco in 1 solo giorno.
Una nostra guide vi accompagna e vi guida alla scoperta della straordinaria civiltà etrusca attraverso due siti UNESCO: della città dei morti delle antiche città di Caere e di Tarchuna. Visita mattina o pomeriggio.
Itinerario solo Etrusco. Tarquinia e Tuscania in 1 giorno.
Itinerario solo etrusco dedicato alle tombe dipinte di Tarquinia, al Museo Etrusco sempre a Tarquinia e al Museo Etrusco di Tuscania. Disponibile a modifiche e suggerimenti.
PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO – VITERBO
E’ uno dei tour più amati da adulti e da bambini, che permette di apprezzare appieno il Giardino delle Meraviglie e la Città dei Papi e delle Fontane.
Viterbo, Villa Lante e Bagnaia, con suoi tesori nascosti.
Viterbo, Villa Lante e il borgo di Bagnaia che non ti aspetti! Un giro che piace perché si torna indietro nel tempo, dal Medioevo al secondo Rinascimento, in cui non manca nulla: le torri, i vicoli, le piazze con le fontane, la Villa dei vescovi e il borgo cinta di mura. In realtà Villa Lante costruita nel periodo post-tridentino è indivisibile dal borgo trasformato contestualmente con la costruzione della stessa villa nella seconda metà del Cinquecento.
TARQUINIA IN 1 GIORNO
Si va alla scoperta dei ricchi corredi funerari ritrovati nelle tombe risparmiate dai tombaroli al Museo Etrusco. Da non perdere: i Cavalli Alati che ornavano il Tempio dell’Ara della Regina e Mitra tauroctono.
TUSCANIA – MARTA – CAPODIMONTE
TUSCANIA – MARTA – CAPODIMONTE Lasciati conquistare dal Medioevo e dalle antiche basiliche! Dalle città abbracciate da mura merlate e costeggiate da canyon verdi! Vieni a girare per borghi con porticcioli, da dove ammirare il lago di origine vulcanica più grande d’Europa! A Tuscania si esplorano le Basiliche di S. Pietro e di S. Maria Maggiore costruite tra torri, tra la fine del secolo XI e gli inizi del XIII, note nella storia dell’arte d’Europa. Si rimane meravigliati davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, la facciata in tufo e marmo, il rosone con i simboli dei quattro Evangelisti. Ma, ancor di più all’interno, dove tra le varie opere d’arte, si trova un affresco del Giudizio Universale risalente ai primi anni del 1300. Fu realizzato da artisti operanti nella squadra di Giotto a Padova su commissione di un toscanese che rischiò l’esilio o la morte. La basilica di San Pietro sorge sul posto dell’Acropoli etrusco-romana. Il rosone di pizzo in marmo, orna l’antico tempio animato di figure scolpite di animali, di santi, della “trinità diabolica”. Si tratta di simboli medioevali talvolta ispirati su quelli pagani-etrusche del territorio. Da non perdere il pavimento di tipo cosmatesco, la cripta ad oratorio, i […]
Carbognano-Palazzo Farnese di Caprarola.
Carbognano-Caprarola. Dal sorprendente borgo di Carbognano che vanta nove secoli di opere nei suoi vicoli e nelle sue piazze, al Cinquecentesco Palazzo pentagonale del Gran Cardinal Farnese. Durata tour: mattina e pomeriggio. La visita di Carbognano si svolge alla luce dei risultati di nuove ricerche archivistiche, condotte da un collega storico dell’arte della nostra associazione di guide turistiche.
CIVITA DI BAGNOREGIO – BOLSENA
Civita di Bagnoregio – Bolsena. La fantasia della natura crea dei posti che fanno meraviglia. Quando poi, l’uomo ci mette del suo, nascono i tour come questo: tra il borgo incantato incastonato in cima ad un fragile cono di tufo e il paese del Miracolo Eucaristico sul lago di Bolsena.
TARQUINIA NECROPOLI – TUSCANIA
Necropoli etrusca e museo di Tarquinia -Tuscania. La prima parte della giornata è dedicata alle tombe dipinte, Patrimonio Unesco, e al Museo uno dei più importanti di antichità etrusche.
SUTRI-CIVITA CASTELLANA
è un tour che non potrai non amare, perché porta in terre dalla millenaria storia, tra il confine dell’Etruria e il territorio dei Falisci.
CERVETERI NECROPOLI – TARQUINIA NECROPOLI E MUSEO
Durante questo Tour si fa un bel salto nel tempo, fino al VIII secolo a.C. in Etruria Meridionale. Si va alla scoperta di due Necropoli, oggi Patrimonio Unesco, che appartenevano a due città della dodecapoli Etrusca: a Ceisra ed a Tarchna.
PARCO DEI MOSTRI – VITERBO
Ecco le 3 cose da fare al Parco dei Mostri: addentrarsi nella bocca del gigantesco Orco, entrare nella Casa Inclinata, sciogliere enigmi. Le 4 cose da non perdere a Viterbo: il duecentesco Quartiere San Pellegrino, il Museo dei Facchini, il Palazzo dei Papi, le Fontane scroscianti d’acqua.
VITERBO-BAGNOREGIO
Dalla Città dei papi e delle Fontane al borgo all’aria. Questo tour è perfetto per te, se ti piace il Medioevo, gli scorci incantevoli, le fontane scroscianti d’acqua ed i panorami da mozzafiato. Anche questo Tour, come quasi tutti gli altri nella ricca terra di Tuscia, è un mix di arte, storia, leggende e natura.
VITERBO-MONTEFIASCONE
VITERBO-MONTEFIASCONE. Si visita il San Gimignano del Lazio, la turrita Viterbo, famosa per il suo centro storico duecentesco di rara bellezza, sopravvissuto fino ad oggi. Da non perdere il Quartiere di San Pellegrino, il Palazzo dei Papi, il Museo dei Facchini di Santa Rosa da Viterbo. Pranzo a Viterbo oppure a Montefiascone. Si prosegue con la visita di questo bel borgo arroccato sul dorso di una cinta craterica, dall’imperdibile panorama a 360°. Da non perdere la Basilica di San Flaviano.
TUSCANIA 1 GIORNO
Il tour dà un’immagine completa di Tuscania, etrusca e medioevale. Le 4 cose da esplorare: La necropoli della Madonna dell’Olivo. Il Museo Etrusco. Le due basiliche romaniche. Il panorama sul Colle di San Pietro e sul canyon verde del fiume Marta.
ORVIETO-CIVITA DI BAGNOREGIO
Quando paesaggi fascinosi di pianori abitati e profonde valli verdi fanno da cornice all’arte, alla storia, e alle cose belle. Dalla città del Duomo gotico tra i più importanti d’Europa, al borgo incantato che sorge su un cono di tufo e di argilla in mezzo alla Valle frastagliata dei calanchi.
VULCI – TUSCANIA
VULCI-TUSCANIA Dalla città etrusco-romana alla Tuscania medioevale, nella Maremma Laziale. Un tour che percorre due posti immersi nel verde lussureggiante, costruiti su pianori di roccia dominati da centri urbani e delimitati da aspri canyon.
TARQUINIA IN 1 GIORNO
Si va alla scoperta dei ricchi corredi funerari ritrovati nelle tombe risparmiate dai tombaroli al Museo Etrusco. Da non perdere: i Cavalli Alati che ornavano il Tempio dell’Ara della Regina e Mitra tauroctono.
Tours
Orvieto – Piazza Cahen e la Rocca
La Rocca Albornoz sorge nella parte esteriore di piazza Cahen, sul ciglio orientale dell’alta rupe. La mole della fortezza regala uno spettacolo irresistibile per chi sale ad Orvieto con la funicolare. La Rocca fu fatta costruire per volontà del papa Innocenzo VI (1282-1362) e del cardinale Egidio de Albornoz (1310-1367). Della progettazione si occupò nel 1364 Ugolino da Montemarte (1325-1388) condottiero ed ingegnere militare. Dopo varie vicende, la fortezza subì ricostruzioni e numerose modifiche. La sua forma era quadrilatera, era difesa da un fossato e da un ponte levatoio ed era provvista di una cisterna d’acqua. Papa Niccolò V dopo il Giubileo del 1450, parallelamente agli interventi da lui promossi in Roma, avviò delle opere anche ad Orvieto, allo scopo di riaffermare il predominio papale sulla comunità orvietana. Il papa mise delle somme cospicue per la ricostruzione della Rocca che divenne un caposaldo pontificio assieme al rinnovato Palazzo papale della città. Nel dicembre del 1527 papa Clemente VII (1478-1534) dopo esser scappato dal Sacco di Roma, si rifugiò nella Rocca di Orvieto. Commissionò due nuovi acquedotti per l’approvvigionamento idrico della città in caso di assedio. Quello che nelle intenzioni del papa sarebbe stato un acquedotto, divennero: uno il famoso Pozzo […]
I GIARDINI DI VILLA FARNESE DI CAPRAROLA sfruttano la collina alle spalle del palazzo pentagonale
I GIARDINI DI VILLA FARNESE DI CAPRAROLA si dividono nei Giardini Bassi e nei Giardini Alti, costruiti nel pendio della collina tufacea alle spalle del grande palazzo pentagonale.
Scopri di più su Vitorchiano
Vitorchiano trae il suo nome da un Vicus Orclanus, fu forse colonia del centro etrusco di Orcla o Norchia, soggiogata poi dai Romani.
Vitorchiano – Parco dei Mostri di Bomarzo
Un tour tra stupefacenti sculture di pietra vulcanica, antichi borghi raccolti in cima di speroni di roccia e il Giardino a sorpresa che solo a se stesso e a null’altro somiglia.
ORVIETO, itinerario etrusco: leggi di più
La fitta rete degli scambi è documentata dai numerosi reperti rinvenuti nelle necropoli orvietane. Le vie del traffico erano utilizzate anche per l’esportazione dei prodotti locali, agricoli e artigianali (ceramiche, bucchero, bronzi).
CERVETERI NECROPOLI – TARQUINIA NECROPOLI E MUSEO
Durante questo Tour si fa un bel salto nel tempo, fino al VIII secolo a.C. in Etruria Meridionale. Si va alla scoperta di due Necropoli, oggi Patrimonio Unesco, che appartenevano a due città della dodecapoli Etrusca: a Ceisra ed a Tarchna.
CIVITA DI BAGNOREGIO – breve storia
Vuoi conoscere la breve storia di Civita di Bagnoregio? L’altura di Civita di Bagnoregio fu certamente abitata dagli Etruschi, come lo testimoniano i cunicoli e pozzi di epoca etrusca sulla Civita, e le tombe scavate intorno, nella parete rocciosa della valle.
VITERBO – La Cattedrale di San Lorenzo
LA CATTEDRALE DI SAN LORENZO sorge, secondo una tradizione non suffragata da documenti, sui resti di un tempio del dio pagano Ercole. Ci troviamo nel nucleo abitato considerato il più antico di Viterbo, sul Colle di San Lorenzo abitato già al tempo degli Etruschi. Leggi di più.
ORVIETO, IL DUOMO, LA FACCIATA: La Madonna del Baldacchino
Sono rimasta sorpresa anch’io, nel scoprire che La Madonna del Baldacchino sopra l’ingresso principale, sia una copia, talmente fedele all’originale!
Celleno Vecchio – Sant’Angelo di Roccalvecce. Visita mattina e pomeriggio.
In realtà si va indietro nel tempo addirittura fino al Medioevo ed ai suoi personaggi, come quello di Re Artù, che ci vengono trasmesse attraverso il filtro del Romanticismo e che non ha fine, perché la narrazione continua nella contemporanea espressione dello street-art.
TARQUINIA NECROPOLI – TUSCANIA
Necropoli etrusca e museo di Tarquinia -Tuscania. La prima parte della giornata è dedicata alle tombe dipinte, Patrimonio Unesco, e al Museo uno dei più importanti di antichità etrusche.
SAN MARTINO AL CIMINO – LO STENDARDO DI MATTIA PRETI
Siamo tra gli anni ’70 e il 2017, periodo in cui è stata restaurata una pala d’altare della chiesa di San Martino, raffigurante il Dono del mantello.
Il Medioevo Orvietano
Il Medioevo Orvietano Il Duomo. Piazza del Popolo. Piazza della Repubblica. Il Quartiere medievale di San Giovenale (o dell’Olmo). La Chiesa di San Giovenale. Chiesa di Sant’Agostino. Via della Cava. In alternativa alla visita della Chiesa di Sant’Agostino, è possibile visitare il Pozzo della Cava. Se hai già visitato il Duomo di Orvieto e vuoi invece conoscere altre parti della città, in mezza giornata si può fare un bel giro nei quartieri medioevali. Si passa per le classiche tappe come Piazza del Popolo, Piazza della Repubblica per proseguire a San Giovenale. Si visita la Chiesa di San Giovenale sita nel cuore del quartiere da dove si sviluppò Orvieto Medioevale. Dai punti panoramici si ammirano la Valle del Paglia, i campi, le colline verdi. Altra tappa di visita è la Chiesa di Sant’Agostino che da fuori dà l’impressione di una chiesa gotica, dentro invece è barocca. Qui si fa una visita sorprendente perché si cammina tra angeli ed apostoli di grandi dimensioni, scolpiti nel marmo. L’interno difatti ospita l’esposizione permanente del Museo dell’Opera del Duomo. Si passa tra edifici medioevali e di epoche posteriori in direzione di Via della Cava, quando inaspettatamente si apre una vista panoramica che ha del poetico, […]
SCOPRI IL MUSEO ETRUSCO
Al Museo Etrusco di Viterbo, ospitato nella Rocca Albornoz, si va indietro nel tempo: tra sarcofagi parlanti, reperti provenienti dalle necropoli, e dal Teatro Romano di Ferento. Soprattutto però si va a spasso per gli abitati dell’Etruria Meridionale interna, dei secoli VI-IV a.C. Ti suggerisco questo tour, se hai già fatto con me il giro Meglio di Viterbo. La visita del museo richiede ulteriori tempi, quindi va inserita nella seconda parte della giornata. Cosa si esplora di bello al museo? La famosa sezione, dedicata all’ABITATO ETRUSCO DI ACQUAROSSA (secolo VI a.C.) che è stato portato alla luce, dagli scavi svedesi tra il 1950 e il 1973. Di quell’occasione, molti viterbesi conservano ancora la memoria del Re archeologo svedese, Gustavo Adolfo VI che partecipò attivamente agli scavi. Si vedranno edifici principeschi, domestici, templari, ricostruiti a grandezza naturale con pezzi originali. L’interessantissima sezione degli scavi effettuati dalla Scuola Francese di Roma, dell’ABITATO ETRUSCO DI MUSARNA risalente al IV secolo a.C. Un rinvenimento unico è il pannello musivo con iscrizione etrusca, proveniente dal calidarium delle terme di Musarna. Attraverso i risultati degli scavi è possibile conoscere l’urbanistica del centro urbano, le sue aree di uso pubblico e privato. I suoi sistemi di difesa […]
Il MEGLIO DI VITERBO
E’ il tour perfetto per te, se visiti Viterbo per la prima volta. Viterbo è il San Gimignano del Lazio, una cittadina medioevale di rara bellezza che ha conservato il suo aspetto originale e molte delle sue torri. E’ il secondo centro più importante del Lazio, dopo Roma, ed è anche la mia città.
ORVIETO, La Collezione Faina
Il Museo Faina espone un’importante raccolta archeologica, (al pianterreno ospita parte del Museo Archeologico), ed una ricca collezione d’arte dei conti Faina, allestite su più piani nel palazzo oggi Ottocentesco.
SAN MARTINO AL CIMINO
è un interessante borgo dall’urbanistica barocca rivoluzionaria e dal cuore medioevale cistercense. Il borgo medioevale cresciuto attorno all’abbazia cistercense, fu trasformato alla metà del XVII secolo dall’architetto militare, Marcantonio de Rossi, con la consulenza del Borromini.
BOMARZO
Dominato dal palazzo baronale su disegno di Baldassare Peruzzi, si rivela uno degli abitati più intatti e suggestivi della provincia di Viterbo e del Lazio, che conserva ancora la tranquillità di altri tempi.
VITERBO – Giovanni XXI
Pietro Spano fu consacrato papa con il nome di Giovanni XXI nel 1276 nella cattedrale di Viterbo. Curiosamente, saltando un XX mai esistito sul trono di San Pietro.
ORVIETO, IL DUOMO, Un paio di anni prima del 1290
La Chiesa perse i suoi ultimi possedimenti in Terra Santa ed era un periodo in cui vi fu un’ultima fiammata delle correnti eretiche in Orvieto.
Tour 2021 primavera – solo città medievali e borghi.
Per bypassare le difficoltà causate dalla chiusura dei siti archeologici, musei, palazzi, ville e giardini, per i ben conosciuti motivi covid, che potrebbero ripetersi durante la primavera 2021 e per sopperire a tali complicanze nella programmazione, è possibile organizzare delle visite agli irresistibili borghi della Tuscia. Caratteristici, dalla lunga storia, spesso costruiti in cima ad alture ed immersi in paesaggi incantevoli, inoltre facilmente raggiungibili con macchina.
SUTRI
SUTRI è un borgo dall’aspetto medioevale cinta di mura, che sorge su uno sperone di tufo alla confluenza dei fossi Promontore e Ròtoli. Fronteggia un’altra collina di tufo, oggi compresa nel Parco dell’Antichissima città di Sutri.
LAGO DI BOLSENA – L’isola Bisentina
L’ISOLA BISENTINA è, quanto resta del cono di un vulcano che dava luogo ad eruzioni subacquee, similmente alla consorella l’Isola di Marta, tra 127.000 e 100.000 anni fa. Quando il Lago di Bolsena esisteva già.
ORVIETO, La Chiesa di San Giovenale
Secondo una tradizione storico-erudita si tratta della chiesa più antica di Orvieto, intitolata a San Giovenale e a San Savino ricordati nella memoria popolare come gli evangelizzatori della città.
SCOPRI IL MUSEO CIVICO DI VITERBO
Il Museo Civico di Viterbo ha un forte richiamo soprattutto per la Pietà di Sebastiano del Piombo e la Flagellazione. Commissionate dal prelato e umanista viterbese, Giovanni Botonti, intorno al 1516. Il piccolo museo però non finisce qui…
I GIARDINI BASSI di Villa Farnese a Caprarola
A proposito di fiori: qualche anno fa, leggevo in uno studio sui giardini di Villa Farnese, che contrariamente a quanto si pensasse fino a qualche tempo fa, i giardini all’italiana contenevano non solo piante sempre virens, ma anche dei fiori.
VITERBO – Il palazzo che non ti aspetti
IL PALAZZO CHE NON TI ASPETTI è il Palazzo dei Priori che non è medioevale, mostra invece il volto Rinascimentale di Viterbo, capace di sorprendere.
Il Miracolo Eucaristico di Bolsena
Il Miracolo Eucaristico di Bolsena secondo la tradizione avvenne nel 1263 quando un sacerdote boemo giunse nella Basilica di Santa Cristina a Bolsena. Il prete, chiamato forse Pietro, aveva il grande dubbio, se il Corpo di Cristo si materializzasse per davvero nell’Ostia Sacra.
ORVIETO, L’itinerario che vuoi
L’itinerario che vuoi. Negli itinerari del menù non trovi tutte le possibilità di percorso di visita, si tratta solo di alcune proposte che possono essere modificate ed integrate come vuoi.
VITERBO-BAGNOREGIO
Dalla Città dei papi e delle Fontane al borgo all’aria. Questo tour è perfetto per te, se ti piace il Medioevo, gli scorci incantevoli, le fontane scroscianti d’acqua ed i panorami da mozzafiato. Anche questo Tour, come quasi tutti gli altri nella ricca terra di Tuscia, è un mix di arte, storia, leggende e natura.
BAGNAIA
Bagnaia è uno di quei caratteristici borghi della Tuscia, che sorgono su uno sperone di roccia vulcanica dai lati a strapiombo su due valli. Ha la particolarità di aver conservato il suo aspetto difensivo con le mura (X-XVI secolo) e le torri che cingono il castrum medioevale.
VITERBO – Il Colle di San Lorenzo.
Sul colle oggi chiamato di San Lorenzo esisteva un piccolo insediamento etrusco, piuttosto attivo nei secoli VI-V a.C. Distrutto poi dai Romani durante la loro espansione nell’Etruria Meridionale.
Viterbo, Villa Lante e Bagnaia, con suoi tesori nascosti.
Viterbo, Villa Lante e il borgo di Bagnaia che non ti aspetti! Un giro che piace perché si torna indietro nel tempo, dal Medioevo al secondo Rinascimento, in cui non manca nulla: le torri, i vicoli, le piazze con le fontane, la Villa dei vescovi e il borgo cinta di mura. In realtà Villa Lante costruita nel periodo post-tridentino è indivisibile dal borgo trasformato contestualmente con la costruzione della stessa villa nella seconda metà del Cinquecento.
PARCO DEI MOSTRI – VITERBO
Ecco le 3 cose da fare al Parco dei Mostri: addentrarsi nella bocca del gigantesco Orco, entrare nella Casa Inclinata, sciogliere enigmi. Le 4 cose da non perdere a Viterbo: il duecentesco Quartiere San Pellegrino, il Museo dei Facchini, il Palazzo dei Papi, le Fontane scroscianti d’acqua.
SUTRI – il Mitreo
Il Mitreo. Al centro del pavimento è ancora visibile la fossa per la raccolta del sangue del toro sacrificato in onore al dio Mitra.
ORVIETO, La Chiesa di Sant’Agostino
La Chiesa di Sant’Agostino permette, niente di meno, che un incontro ravvicinato con santi e angeli di dimensioni molto grandi. Si tratta delle statue manieriste, “vive e dinamiche”, di Francesco Mochi (1580-1654).
Il MEGLIO DI VITERBO
È il tour perfetto per te, se visiti Viterbo per la prima volta. Viterbo è una cittadina medioevale di rara bellezza che ha conservato il suo aspetto originale. È il secondo centro più importante del Lazio, dopo Roma, ed è anche la mia città.
PALAZZO FARNESE DI CAPRAROLA
è un grande pentagono a cinque piani, costruito su una fortezza mai compiuta. Da qui deriva la sua forma pentagonale, propria delle costruzioni d’architettura militare rinascimentale, sviluppata a seguito in un palazzo rappresentativo.
VITERBO – Il museo dei Facchini di Santa Rosa
IL MUSEO DEI FACCHINI DI SANTA ROSA fa vivere in un flash, la spettacolare festa dei viterbesi: il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, Patrimonio Immateriale Unesco.
La mossa politica della traslazione della reliquia da parte di Urbano IV
La mossa politica della traslazione della reliquia da parte di Urbano IV, dimostra la sua abilità nella valorizzazione dell’identità spirituale e religiosa di Orvieto che diventa una roccaforte della Chiesa e centro religioso di primo ordine.
Da visitare vicino ad Orvieto
Da visitare vicino ad Orvieto ci sono parecchi posti forse ancora poco conosciuti perché poco pubblicizzati, però assolutamente da non perdere. Questi luoghi si trovano nella Tuscia, l’odierna Provincia di Viterbo: terra degli Etruschi, delle Ville e dei Giardini Rinascimentali, di borghi medioevali e di antiche tradizioni.
VITERBO-BOLSENA
Due città lungo l’asse della Via dei Pellegrini, la Francigena. La mattina si fa un viaggio appassionante nella Viterbo medioevale e nelle sue antiche tradizioni. Nel pomeriggio si va alla scoperta di Bolsena, famosa per il suo bel lago, per il suo antico borgo e per la Basilica di Santa Cristina.
BAGNAIA – breve storia
Lo sviluppo del borgo andava di pari passo con quello del barco, ossia la riserva di caccia dei vescovi di Viterbo di fronte al borgo nel pendio della collina. Dove ora sorge Villa Lante.
VITERBO – La chiesa di San Lorenzo
La chiesa di San Lorenzo acquista importanza con l’elevazione a sede vescovile di Viterbo nel 1192, data che viene tradizionalmente accettata per la consacrazione.
ORVIETO, IL DUOMO: Vuoi sapere di più?
E’ facile riconoscere la forma di un trittico gotico, nella facciata del Duomo. Questo trittico si appoggia sul corpo robusto dell’edificio dalla forma a croce molto pronunciata.
Il TOUR IN BATTELLO da CAPODIMONTE
Il TOUR IN BATTELLO da CAPODIMONTE include la circumnavigazione sia dell’Isola Martana (quella delle leggende e dei misteri), sia dell’Isola Bisentina, in un’ora e mezza. In tre ore puoi fare un giro nel borgo di Capodimonte, da dove sembra sporgersi quasi sopra le acque del Lago di Bolsena, e/o visitare il Museo della Navigazione nelle Acque Interne. Il porticciolo colorato da imbarcazioni si trova ai piedi del borgo con, in cima, l’ottagonale Rocca Farnese, oggi in proprietà privata. Si naviga nel battello di Stefano, che conosce bene gli aspetti naturalistici del Lago di Bolsena, la flora e la fauna. Si ha anche il tempo di approfittare al massimo dell’atmosfera di relax, del cullare e del suono delle onde, del canto degli uccelli. Nostro compagno durante tutta la visita è il magnifico panorama, oltre che delle due isole, anche dei paesi più vicini, di Capodimonte e del Monte Bisenzio. Poi, Marta, Montefiascone e in lontananza verso Nord, Bolsena. Prenotazione di visita guidata con Guida Turistica Ufficiale per gruppi e privati, anche in lingue: + 39 3284248738 info@guidaviterbo.com Risponde Maddalena. N.B. Non è possibile prenotare il solo giro in battello tramite questo numero. Grazie. Consulta anche la sezione Scegli il tuo […]
PARCO DEI MOSTRI
IL PARCO DEI MOSTRI, o SACRO BOSCO, è un giardino fantasioso del Secondo Cinquecento, divertente, ma anche un po’ filosofico e spirituale. Fu ideato come un bosco delle meraviglie da attraversare, tra sculture grottesche spesso gigantesche, e di inverosimili costruzioni inclinate. Le creazioni del bosco affascinano subito, ma non si lasciano conquistare altrettanto facilmente. Il Sacro Bosco sorse nel gran proliferare di ville e giardini intorno a Roma, nel pendio di una valle sotto il Palazzo Orsiniano di Pier Francesco (1523-1585), a Bomarzo. E’ una sorta di Ottava Meraviglia, in allusione alle Sette Meraviglie del mondo antico, che richiama anche la cultura del Rinascimento Italiano e delle conoscenze esoteriche. Ci s’imbatte di figure di animali fantastici e reali, di dei pagani, di luoghi mitologici e Danteschi, di statue parlanti. Al di sopra di ogni cosa, in cima al giardino, vi è un Tempio. Sacro. Le sculture e le costruzioni recano dei messaggi codificati, tradotti nella pietra, che compongono il puzzle del filone ermetico del giardino e delle vicende storiche, che l’ideatore del boschetto, Francesco Orsini dovette vivere. Francesco Orsini fece realizzare il suo giardino con il mezzo dell’arte dell’epoca: il manierismo che si è svincolato dalle rigide regole dell’arte […]
SUTRI – L’Anfiteatro
L’Anfiteatro. L’imponente anfiteatro di Sutri ha le gradinate consumate, è interamente ricavato nel tufo di una collina e secondo gli ultimi studi tra la fine del II secolo a.C. ed il I secolo d.C.
IL LAGO DI BOLSENA
IL LAGO DI BOLSENA si è formato circa 300.000 anni fa, non deriva però dal semplice riempimento di un solo cratere vulcanico.
ORVIETO, Via della Cava
Via della Cava chissà prende il suo nome dal tipo di strada che gli Etruschi scavavano direttamente nella roccia, e che nella zona tra l’Umbria e la Toscana viene di solito chiamata “cava”. Una parola che conserva la radice scavare o ricavare. In questo caso si tratta di una via che ricalca il tracciato di quello che era l’unico accesso alla città etrusca di Velzna sviluppatasi sulla rupe nel corso del VIII secolo a.C. e distrutta violentemente dai Romani nel 294 a.C. Però il nome della via potrebbe anche riferirsi a quella cava di cui durante il Settecento e gli inizi dell’Ottocento si estraeva il tufo per costruire un muraglione a sostegno di una strada in costruzione. In ogni modo, la via segue l’andamento della scoscesa (“ripa”) costeggiata da abitazioni pittoresche medioevali, in giù mette in contatto visivo con la campagna e con i tetti delle case: un panorama incantevole! In Via della Cava, è avvenuta una delle scoperte più entusiasmanti mai fatte nel sottosuolo di Orvieto. Si tratta di una delle più grandi e più profonde cavità della rupe, articolata in realtà in ben nove ambienti sotterranei, piena di ritrovamenti archeologici importanti che vanno dal periodo etrusco a quello […]
IL GIARDINO A SORPRESA DI VILLA LANTE
Il giardino sfrutta il pendio di una collina boscosa attraverso una serie di terrazzamenti con fontane sovrapposte, superando un dislivello di sedici metri. L’acqua che alimenta sette fontane proviene da una sorgente naturale dei Monti Cimini e scende a caduta libera da fontana in fontana.
VITERBO – Piazza del Gesù e la sua fontana.
Piazza del Gesù costituiva ancora nella seconda metà del XIII secolo il polo civico e sociale di Viterbo. Il luogo, dove si amministrava la giustizia, si riuniva la gente, e veniva organizzato anche il mercato.
La Cappella “Nova”o di San Brizio, Leggi di più
Si osserva il passato, il presente, il futuro degli uomini: di tutti gli uomini, di tutte le estrazioni sociali, della storia. Appaiono anche i personaggi più affluenti della storia Orvietana.
Itinerario rinascimentale tra il sacro e il profano al Palazzo Farnese di Caprarola.
Itinerario rinascimentale tra il sacro e il profano al Palazzo Farnese di Caprarola. Itinerario rinascimentale – visitare il Cinquecentesco Palazzo Farnese di Caprarola, tra il sacro e il profano. Ci addentreremo in un luogo di grande ricchezza creato per il passatempo, una villa fortificata dove il Gran cardinal Alessandro Farnese si ritirava spesso con la sua corte da Roma e riceveva i suoi ospiti. Ci si perde nell’ammirare delle superfici molto estese di affreschi i cui protagonisti sono tratti dall’antico e dal nuovo testamento, dalla mitologia greco-romana, e naturalmente, dalla storia europea di cui furono protagonisti gli stessi Farnese. Perché tra il sacro e il profano? Primo, perché l’arte rinascimentale ha un aspetto pagano insito, in quanto in parte si nutre dalla mitologia classica e ciò comporta la raffigurazione di tali personaggi, spesso ignudi e ignude. Come appaiono anche sugli affreschi del Palazzo del Gran cardinal Farnese a Caprarola. Ma c’è veramente da scandalizzarsi? Poi ve lo spiegherò. Secondo, perché, gli affreschi oltre gli ignudi che per noi non sono così facilmente accettabili al palazzo di un prelato, mostrano neanche velatamente, delle conoscenze proibite dalla Chiesa cattolica. Una di queste era considerata una via parallela a quella delle dottrine cristiane, […]
VITERBO – TUSCANIA
Dalla Città dei Papi e delle Fontane alla Città delle due basiliche e dei sarcofagi.
LA NECROPOLI DI TARQUINIA – La “Cappella Sistina” degli Etruschi.
è il posto giusto dove vedere e capire come si svolgeva la vita quotidiana degli Etruschi. Sì, perché è qui che si trova la maggior concentrazione di tombe dipinte etrusche di tutta l’Etruria, intorno al 90%, che ritraggono uno spaccato di vita quotidiana. Le tante pitture murali colorate costituiscono il primo capitolo della pittura italiana, come scriveva il grande etruscologo, Massimo Pallottino. Torniamo indietro nel tempo, circa 2600 anni fa!
VITERBO – Scopri il Museo Etrusco
Al Museo Etrusco di Viterbo, ospitato nella Rocca Albornoz, si va indietro nel tempo: tra sarcofagi parlanti, reperti provenienti dalle necropoli, e dal Teatro Romano di Ferento. Soprattutto però si va a spasso per gli abitati dell’Etruria Meridionale interna, dei secoli VI-IV a.C.
TOUR IN BATTELLO DA BOLSENA
Il Tour in battello include la visita parziale del borgo di Bolsena, e la circumnavigazione dell’Isola Bisentina. Così chiamata perché si trova davanti a Bisenzio, sulla sponda opposta del Lago di Bolsena.
CIVITA DI BAGNOREGIO
Nelle mattine, la nebbia forma un cerchio intorno all’abitato che allora, pare sospesa nell’aria. E si riconosce subito l’immagine del cartone animato di Myazaki: Laputa, il Castello nel cielo! Ma, Civita di Bagnoregio fu anche set di film del grande cinema italiano.
SUTRI – La Storia
L’altura, dove ora sorge il borgo di Sutri, aveva un ruolo strategico in epoca etrusca, poi romana, conobbe una vita fiorente anche in epoca medioevale.
ORVIETO, I Sotterranei della Chiesa di Sant’Andrea
Questo itinerario di mezza giornata ha come mete principali il Duomo che è il monumento simbolo di Orvieto e gli scavi archeologici che si trovano sotto la Chiesa di Sant’Andrea.
MONTEFIASCONE
MONTEFIASCONE è un borgo medioevale costruito sul dorso di una cinta calderica, il suo colore è del basalto, il materiale di costruzione locale.
Il Parco di Villa Lante
Ancor oggi è possibile addentrarsi nel parco, tra le fontane rustiche, dove gli alberi ed arbusti furono piantati raggruppati, come volevano i trattati degli alboricoltori del ‘400 e del ‘500, secondo la stessa specie.
VITERBO – Piazza della Morte e la sua fontana
Contrariamente a quanto si potesse pensare, questa piazza non era il luogo delle esecuzioni capitali. Originariamente si chiamava piazza delle Carbonare, dal XV secolo assunse il suo nome piazza di S. Tommaso per la chiesa che vi sorgeva.
Orvieto, Duomo, la Cappella di San Brizio … leggi di più
E’ la visione di un mondo soprannaturale che permette di vedere la realtà ultima delle cose, come voleva il Signorelli. E come voleva Dante nella sua opera, l’ispiratore più potente del Signorelli, come scrive il professor Davanzo.
Itinerario etrusco, medievale, rinascimentale a Tarquinia in 1 giorno.
Itinerario etrusco, medievale, rinascimentale, barocco – alla scoperta di Tarquinia in un giorno. Dalle tombe dipinte della necropoli etrusca al Museo e alla città cinta di mura, un tempo nota anche come la città delle cento torri.
VITERBO – VILLA FARNESE DI CAPRAROLA
Due posti tra i migliori nel cuore d’Italia: la medioevale Viterbo e la famosa Villa Cinquecentesca del cardinale Alessandro Farnese il giovane a Caprarola.
TARQUINIA – il centro storico
Il centro storico di Tarquinia è la città medioevale cinta di mura, una delle più interessanti del Lazio, era chiamata Corneto. Ha il colore della chiara pietra calcarea, il materiale di costruzione locale, che le dona lucentezza. Le possenti mura abbracciano degli edifici che conservano ancora il loro aspetto medioevale ed altri di epoche posteriori.
ORVIETO, La Torre del Moro e il Palazzo dei Sette.
La Torre del Moro è la torre medioevale più grande di Orvieto, ed è anche la torre civica. Alta ben 47 metri, svetta sulla rupe, dovunque andiate, vi sarà utile nell’orientarvi.
VITERBO, MEDIEVO E SANTA ROSA DA VITERBO
Quando la fede si fonde con la tradizione popolare e con la storia. Un tour dall’atmosfera un pochino spirituale, dedicato in parte alla Santa Patrona della città, in parte alle principali attrattive quali sono i Quartieri Medioevali. Il percorso comincia alla chiesa di Santa Rosa, annessa al Monastero, dove le suore Alcantarine subentrate alle Clarisse, custodiscono affettuosamente il corpo incorrotto di Santa Rosa da Viterbo. Ed è proprio il corpo incorrotto, fuggito alla morte per ben tre volte, attraverso il quale avviene la manifestazione della santità di Rosa morta secondo la tradizione nel 1251, a soli 16 anni. Perché, (e la cosa incuriosisce) Rosa in realtà non viene canonizzata con il rito solenne. Il suo nome però appare dal 1583 tra i Santi del Martirologio Romano che, di fatto, sancisce la sua santità. All’interno della chiesa, in un prezioso reliquiario viene conservato il Sacro Cuore ritrovato intatto durante una ricognizione compiuta nel 1921. Esplora le tappe principali del tour: Chiesa di Santa Rosa Quartiere San Pellegrino Museo dei Facchini di Santa Rosa Cattedrale di San Lorenzo Palazzo dei Papi Piazza della Morte e la sua Fontana Prenotazione guida per gruppi anche in lingue, e info: + 39 3284248738 info@guidaviterbo.com […]
BOLSENA
Una cittadina costruita intorno al borgo medioevale, che si affaccia sul quinto lago più grande d’Italia. Ci troviamo nel fianco di una caldera vulcanica dal manto boscoso, da dove si aprono degli spettacolari panorami sulle due isole. L’Isola Bisentina e l’Isola Martana.
TUSCANIA
Le due basiliche sono costruite tra torri, sul Colle di San Pietro. Il colle che oggi si trova tagliato fuori le mura di Tuscania, è il nucleo più antico della città: dove sorgevano l’Acropoli etrusca e poi la città romana attraversata dalla Via Clodia.
ORVIETO, Il Museo Archeologico Nazionale e la Necropoli del Crocefisso del Tufo
E’ un percorso che si può fare in due modi: 1) interamente a piedi 2) in parte in pullman, però in questo caso per parcheggiare davanti alla necropoli, si deve richiedere un permesso.
PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO – VITERBO
E’ uno dei tour più amati da adulti e da bambini, che permette di apprezzare appieno il Giardino delle Meraviglie e la Città dei Papi e delle Fontane.
VITERBO – Vuoi sapere di più?
Si formò quindi il castrum (di fondazione longobarda) di epoca medioevale, menzionato per la prima volta in un documento del 741 come Castro Biterbo, che si trovava nel confine meridionale della Tuscia Longobarda.
Gli affreschi furono realizzati in minima parte dal Beato Angelico
Gli affreschi furono realizzati in minima parte dal Beato Angelico, domenicano, tra il 1447-49. Quarant’anni dopo subentra Luca Signorelli, il suo progetto è pronto già l’anno appresso, e terminerà i lavori in soli quattro anni.
Itinerario – tra il Medioevo, il lago di Bolsena e i Giardini manieristi di Villa Lante, in 2 giorni.
Voglia di vistare città e borghi medievali autentici? Aggiungiamo anche il lago di Bolsena e un bell’esempio di Villa Cinquecentesca e ecco pronto un programma di 2 giorni pieni: Civita di Bagnoregio, Montefiascone con vista lago di Bolsena, Viterbo, Villa Lante.
VITERBO – VILLA LANTE DI BAGNAIA
Dalla Città medioevale, al Giardino dei vescovi di Viterbo, il giardino all’italiana più perfetto del Rinascimento.
TARQUINIA – IL MUSEO ETRUSCO
Ripercorrere le sale del museo, significa ripercorrere anche la storia delle grandi scoperte delle Necropoli di Tarquinia, e delle sue tombe. La scoperta nel senso moderno della parola, svolta con mezzi scientifici, è avvenuta negli anni ’60 del XX secolo.
ORVIETO, La Torre del Moro e il Palazzo dei Sette, nel 1515
La Torre del Moro e il Palazzo dei Sette, nel 1515 fu ceduto da papa Leone X al Comune e cambiò nome, alcuni pensano, in riferimento ad un volto scuro che compare nello stemma della famiglia dei banchieri Pucci, posto su un palazzo accanto.
ORVIETO, IL DUOMO – La Cappella “Nova” o di San Brizio
La Cappella “Nova” o di San Brizio è apparentemente uno spazio chiuso e protettivo, come quello di tutte le cappelle. E invece, l’apparenza inganna! In realtà, attraverso l’architettura dipinta, la finzione prospettica ed illusionistica degli affreschi, si entra in una loggia dove si vive un grande coinvolgimento visivo, emotivo e culturale. Sei grandi lunette si aprono su scene dantesche ed apocalittiche della Fine del Mondo e del Giudizio Universale, che sembrano svolgersi fuori dello spazio della loggia, all’aperto. Si guardano attraverso le sei lunette della loggia, le sei scene principali (di cui due nella stessa lunetta dietro l’altare): I Fatti dell’anticristo. La Resurrezione della Carne. L’Inferno. Il Paradiso. L’Antinferno. La Chiamata degli Eletti. La Fine del Mondo. Leggi di più 1: La Cappella di San Brizio fu costruita a partire dal 1409 nello spazio tra gli archi rampanti progettati da Lorenzo Maitani. Leggi di più 2. Dietro l’altar maggiore della cappella si trova l’antica icona di stile bizantino della Madonna di San Brizio, qui trasferita nel 1622, di difficile datazione. Nella Tavola venne incastonato un tassello di legno con il sangue di Pietro Parenzo il rettore pontificio assassinato nel 1199 dagli eretici patarini ad Orvieto, inviato […]
VILLA FARNESE DI CAPRAROLA
VILLA FARNESE DI CAPRAROLA è una delle opere più apprezzate del Rinascimento in Europa e risale al Secondo Cinquecento. Esatto, la villa porta il nome della stessa famiglia di Palazzo Farnese di Roma e sorge, inaspettata, nel verde dei Colli Cimini. Villa Farnese è un complesso architettonico impegnativo che si articola in un palazzo fortificato pentagonale a cinque piani con un cortile circolare. Nei Giardini Bassi, e nei Giardini Alti con fontane, labirinti, sculture. Si tratta di spazi esclusivi che avevano la duplice funzione di rappresentanza e di villeggiatura del cardinale Alessandro Farnese (1520-1589), nipote di papa Paolo III (1468-1549). Il cardinale Alessandro mecenate d’arti e uomo ricco, incaricò al grande architetto, Jacopo Barozzi da Vignola, che disegnò anche la vicina Villa Lante a Bagnaia per un altro cardinale. Il Vignola realizza in soli 26 anni tutto l’alzato del palazzo di Caprarola, dal 1550 al 1576. A Villa Farnese di Caprarola l’architettura dell’edificio e della natura venne disegnata secondo le regole rinascimentali: simmetria, ordine, proporzioni perfette, equilibrio. Che corrispondono alla visione del mondo rinascimentale e le sue simbologie. Cardinale Alessandro Farnese aveva una predilezione per gli affreschi, che non erano mai fine a se stessi, ma dovevano sottolineare un messaggio […]
TUSCANIA – LA STORIA
Come dicevamo, il nucleo più antico di Tuscania è il colle oggi chiamato di San Pietro, dove però il primo insediamento organizzato non era quello etrusco, bensì quello della prima età del Ferro (sec. X a.C.) della cultura villanoviana.
ORVIETO, Il Duomo e i quartieri medioevali
E’ un bel programma di visite, che oltre le tappe di sempre, come il Duomo, Piazza del Popolo, Piazza della Repubblica, la Torre del Moro, porta alla scoperta dei caratteristici rioni medioevali che conservano ancora l’urbanistica trecentesca della città. Si visita la Chiesa di San Giovenale, la Chiesa di Sant’Agostino, si prosegue in Via della Cava.
TARQUINIA IN 1 GIORNO
Si va alla scoperta dei ricchi corredi funerari ritrovati nelle tombe risparmiate dai tombaroli al Museo Etrusco. Da non perdere: i Cavalli Alati che ornavano il Tempio dell’Ara della Regina e Mitra tauroctono.
IL GIARDINO DEL CASTELLO RUSPOLI DI VIGNANELLO
Si percepisce subito, che il grande parterre rettangolare e pianeggiante è una composizione particolare, un insieme di aiuole topiate i cui disegni racchiudono gli iniziali di Ottavia Orsini e dei suoi due figli: Sforza e Galeazzo.
VITERBO – La macchina di Santa Rosa
La sera del 3 di settembre, quando la macchina illuminata appare nel buio delle vie di Viterbo, sembra che quel campanile cammini. Sono 100 uomini a trasportarla, i Facchini di Santa Rosa, a spalla. Percorrono circa 1200 metri, in discesa, in piano, in salita.
ORVIETO, IL DUOMO, LA FACCIATA: I Mosaici
I mosaici sono fatti di paste vitree, sono quelli Settecenteschi, recentemente restaurati, come vedete, riempiono di splendore l’intera Piazza del Duomo.
Itinerario Etrusco – 2 siti Unesco in 1 solo giorno.
Una nostra guide vi accompagna e vi guida alla scoperta della straordinaria civiltà etrusca attraverso due siti UNESCO: della città dei morti delle antiche città di Caere e di Tarchuna. Visita mattina o pomeriggio.
TARCHNA – TARQUINIA ETRUSCA
Secondo la tradizione fu fondata da Tarconte, fratello o figlio di Tirreno, l’eroe eponimo del popolo etrusco, nel XIII o XII secolo a.C.
Santa Rosa da Viterbo
Santa Rosa da Viterbo nacque probabilmente nel 1235, la sua vita s’ispirò su quella di San Francesco d’Assisi. Una bella fanciulla dai capelli neri e dagli occhi azzurri, così viene rappresentata nelle immagini che conserviamo di lei.
ORVIETO, Piazza del Popolo
Piazza del Popolo fu progettata quasi nel baricentro della città duecentesca in funzione del palazzo pubblico che su di esso doveva imporsi isolato.
ORVIETO, IL DUOMO – La Cappella del Corporale
La Cappella del Corporale fu costruita tra il 1350 e il 1355. Fu dipinta da Ugolino di Prete Ilario ed aiuti tra il 1357 e il 1364. Si respira un’atmosfera profondamente meditativa. Ci si entra quasi sulla punta dei piedi e si trova subito immersi nelle immagini che ricoprono quasi interamente le pareti e le due volte. Sulla parete di destra vicino all’altare viene raffigurata la storia del Miracolo Eucaristico, mentre sulla sinistra vengono raccontati i miracoli legati all’Ostia. Il fulcro dei racconti è l’Ultima Cena in controfacciata e la Crocifissione di Gesù dietro l’altare. Le immagini vive della testimonianza del Corpo di Cristo, all’epoca volevano compattare l’intera Cristianità intorno al culto del Corpus domini. Ciò costituiva un punto fondamentale dell’operato di papa Urbano IV nella costruzione spirituale e dottrinale della Chiesa. La solennità del Corpus Domini fu estesa da papa Urbano IV su tutto il mondo cattolico nel 1264, dopo il Miracolo Eucaristico avvenuto l’anno prima a Bolsena. Lo stesso papa, con la traslazione della reliquia da Bolsena ad Orvieto mirava a rinforzare l’asse Viterbo–Orvieto, due città dell’eresia càtara, sconvolte dalle lotte intestine tra guelfi e ghibellini. La mossa politica della traslazione della reliquia CURIOSITÀ: l’altare maggiore, dove fu […]
VILLA LANTE – BAGNAIA
VILLA LANTE a Bagnaia si divide in un parco e in un giardino a sorpresa, assieme manierista e all’italiana, con fantasiosi giochi d’acqua. Ci troviamo nel giardino della residenza estiva dei Vescovi di Viterbo risalente al Secondo Cinquecento, disegnato probabilmente dal grande Barozzi da Vignola. Lo stesso architetto che disegnò anche la Villa Farnese di Caprarola.
TUSCANIA – I sarcofagi etruschi
I sarcofagi etruschi di Tuscania, assieme ad altri oggetti etruschi, suscitarono la curiosità degli Anglosassoni che contagiò poi tutta Europa, in un’esposizione da Pall Mall, nel quartiere West-End a Londra, nel 1837.
ORVIETO, Il Duomo e i Sotterranei di Orvieto
Il Duomo e i Sotterranei di Orvieto. In un giorno puoi visitare il Duomo + 3 sotterranei top a Orvieto. E’ un giro che ricorderai per parecchio tempo, talmente interessante e pieno di fascino!
BOLSENA – IL LAGO
Bolsena ha origine da una città etrusco-romana, chiamata dai romani Volsinii, da non confondere con la Velzna etrusca che sorgeva sul pianoro dove oggi si trova Orvieto.
IL PARCO DI VILLA LANTE A BAGNAIA
Ancor oggi è possibile addentrarsi nel parco, tra le fontane rustiche, dove gli alberi ed arbusti furono piantati raggruppati, come volevano i trattati degli alboricoltori del ‘400 e del ‘500, secondo la stessa specieCome in tutte le altre ville rinascimentali, anche a Villa Lante il parco è la parte dove la natura viene lasciata al suo stato selvaggio, non controllata attraverso la ragione. In contrapposizione con il giardino geometrico o all’italiana, dove le piante vengono potate in forme geometriche dalle proporzioni perfette, e quindi sotto controllo dell’Uomo, centro del Cosmo.
VITERBO – il Palazzo dei Papi.
Il Palazzo dei Papi è uno di quegli edifici che fanno innamorare: soprattutto per l’elegante loggia. La loggia delle benedizioni del 1267, da dove si affacciavano i papi al momento della benedizione alla folla. Sì, perché il palazzo era un pochino come il cuore di un mini-Vaticano duecentesco. Fu la residenza dei papi tra il 1257 e il 1280, nel periodo storico più fiorente di Viterbo, quando la città divenne una capitale alternativa a Roma, come sede permanente della Corte Pontificia.
ORVIETO, IL DUOMO, LA FACCIATA: Il grande rosone
Avete mai visto del pizzo fatto in marmo? Eccolo, il grande rosone, con al centro il volto di Gesù, in una cornice quadrata, un lavoro delicatissimo.
Itinerario solo Etrusco. Tarquinia e Tuscania in 1 giorno.
Itinerario solo etrusco dedicato alle tombe dipinte di Tarquinia, al Museo Etrusco sempre a Tarquinia e al Museo Etrusco di Tuscania. Disponibile a modifiche e suggerimenti.
TARQUINIA MEDIEVALE
Il nucleo primigenio di Corneto è la zona fortificata, Castrum Corneti, si è formata intorno alla torre, la più alta della città, che si trova accanto alla chiesa S. Maria in Castello. Certamente, la torre necessitava essere ricostruita attraverso i lunghi secoli.
Orvieto Underground e il Duomo, Mezza giornata Orvieto sotto sopra.
Che bel giro! Si visita nell’arco di mezza giornata il Duomo di Orvieto, uno degli edifici religiosi medioevali più importanti d’Europa, poi si scende all’interno della rupe in Orvieto Sotterranea.
IL SACRO BOSCO – IL PARCO DEI MOSTRI
IL SACRO BOSCO, meglio conosciuto come Parco dei Mostri, è un giardino che stupisce. Risale al Secondo Cinquecento, ad un momento di cambiamento nell’arte, che impegna la fantasia allo scopo di sorprendere e divertire. In realtà, si scopre che il percorso è anche un po’ filosofico e spirituale.
VITORCHIANO
è il paese del Moai, una sorprendente scultura in peperino alta sei metri. Ma, soprattutto è un borgo medioevale di origine etrusca, incastonato su una piattaforma di pietra lavica delimitata da due canyon.
VITERBO-MONTEFIASCONE
VITERBO-MONTEFIASCONE. Si visita il San Gimignano del Lazio, la turrita Viterbo, famosa per il suo centro storico duecentesco di rara bellezza, sopravvissuto fino ad oggi. Da non perdere il Quartiere di San Pellegrino, il Palazzo dei Papi, il Museo dei Facchini di Santa Rosa da Viterbo. Pranzo a Viterbo oppure a Montefiascone. Si prosegue con la visita di questo bel borgo arroccato sul dorso di una cinta craterica, dall’imperdibile panorama a 360°. Da non perdere la Basilica di San Flaviano.
CIVITA DI BAGNOREGIO – BOLSENA
Civita di Bagnoregio – Bolsena. La fantasia della natura crea dei posti che fanno meraviglia. Quando poi, l’uomo ci mette del suo, nascono i tour come questo: tra il borgo incantato incastonato in cima ad un fragile cono di tufo e il paese del Miracolo Eucaristico sul lago di Bolsena.
VILLA FARNESE DI CAPRAROLA – Il Gran cardinal Alessandro Farnese
Siamo nel 1545 quando papa Paolo III crea il ducato di Parma e di Piacenza, destando scandalo in tutta Europa, facendo un torto sia all’imperatore Carlo V, cui spettavano le investiture civili e nobiliari, sia alla Chiesa a cui amministrativamente, le due città ricche appartenevano.
VITERBO – Il Quartiere Medievale di San Pellegrino
IL QUARTIERE MEDIOEVALE DI SAN PELLEGRINO sembra fatto apposta per le passeggiate, quelle turistiche o quelle romantiche, da film, tra scorci incantevoli, archi, torri, caratteristiche abitazioni viterbesi. La contrada è sopravvissuta ai secoli, avendo mantenuto il suo aspetto originale e la sua urbanistica duecentesca caratterizzata da una via principale che la attraversa e che sfocia in piazzette assolate. Le architetture del quartiere furono realizzate da artisti locali cresciuti sulla scuola di artisti lombardi.
ORVIETO, Il Museo dell’Opera del Duomo
Il Museo dell’Opera del Duomo ha la sua sede principale presso il complesso dei Palazzi Papali, che sono formati da tre edifici: quello papale, quello vescovile ed il cosiddetto Soliano. Sono il frutto di ampliamenti e sovrapposizioni, commissionati sia dai vescovi orvietani, che dai papi che soggiornavano o risiedevano in Orvieto tra il 1262 e il 1303.
Civita di Bagnoregio – e dintorni in 1 giorno e 1/2. Civita, Montefiascone Tuscania.
Civita di Bagnoregio – e dintorni in 1 giorno e 1/2. Civita di Bagnoregio, Montefiascone, Tuscania. Un bel giro che si fa spesso, ecco la proposta di programma visite anche per privati, in IT, EN, FR, SP.
LA TUSCIA PIU AMATA IN 4 GIORNI
Tuscia da non perdere in 4 giorni è modificabile ed estensibile a qualsiasi luogo della Provincia di Viterbo, a Orvieto e alla Necropoli Etrusca di Cerveteri. 1° GIORNO VITERBO, il San Gimignano del Lazio-CAPRAROLA VILLA FARNESE. La mattina si visita la città medioevale di Viterbo famosa per il duecentesco Quartiere San Pellegrino e per il Palazzo dei Papi. Tra torri, piazze con fontane, case a ponte, case con profferlo, archi e botteghe, si addentra nei secoli XI-XIII. Altre tappe: Duomo di San Lorenzo con opere di varie epoche. Piazza della Morte. Piazza del Gesù. Piazza del Comune, con il Palazzo dei Priori ed il Sarcofago detta della Bella Galiana. Pranzo a Viterbo oppure a Caprarola. A Villa Farnese a Caprarola si va alla scoperta del palazzo-fortezza pentagonale con il cortile circolare ed i monumentali giardini. Un complesso esclusivo fatto costruire dal ricco e potente cardinale Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III. Si vedranno superfici estese di affreschi: sfilano davanti a noi personaggi della vita politica europea del secolo XVI. Da non perdere la Scala a chiocciola sorretta da 30 doppie colonne, la Sala del Mappamondo dedicata alle conoscenze geografiche. Interessanti i riferimenti alle conoscenze ermetiche. Palazzo e villa furono disegnati […]
MONTEFIASCONE – LA STORIA
La storia di Montefiascone prese inizio proprio sulla collina della Rocca, in tempi preistorici. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce resti di epoca etrusca, la civiltà più importante di epoca preromana.
CAPODIMONTE
CAPODIMONTE è un pittoresco abitato lacustre d’impianto medioevale costruito su un accentuato promontorio di lava che scende con una balza sul lago.
Orvieto Underground e il Duomo, Leggi di più
Le cavità che gli uomini scavarono nella rupe almeno a partire dal secolo IX a.C., ricoprivano tutta una serie di usi: quello funerario, la conservazione dell’acqua e del cibo, ma ci si trovano tanti condotti idrici. Si estraeva la pozzolana, il tufo sotto le case da costruire, i magazzini, i butti, i colombari, le cantine, i laboratori.
ORVIETO – IL POZZO DI SAN PATRIZIO
IL POZZO DI SAN PATRIZIO è uno dei capolavori dell’architettura del Rinascimento italiano, con 72 due finestroni interni e due scalinate elicoidali di 248 gradini ognuna che raggiungono, senza incontrarsi mai, la falda acquifera a 53 metri di profondità. Il pozzo fu commissionato da papa Clemente VII nel 1527 all’architetto militare Antonio da Sangallo il giovane. L’architetto fece delle indagini metriche per individuare la falda acquifera sotto la rupe. Ci vollero ben 7 anni per realizzare l’opera, anche perché ci furono vari problemi da superare, come il rinvenimento di tombe etrusche, così come dei problemi legati alla friabilità della roccia tufacea. Perché fu fatto il pozzo? Certamente, per l’approvvigionamento d’acqua, in caso di assedio. Però, gli orvietani avevano già dimostrato nei decenni precedenti di saper captare e di condurre l’acqua nei quartieri, con appositi impianti. Il pozzo in realtà si trovava in un punto marginale della città, scarsamente abitato e scomodo per la manutenzione. La sua posizione, nell’area della rocca, avrebbe garantito l’acqua al papa anche in caso di sommosse in città. Clemente VII morì prima che l’opera venisse compiuta. Il pozzo chiamato per secoli il Pozzo della Rocca sarebbe stato portato a termine da Simone Mosca (1492-1554), durante il […]
IL GIARDINO DELLE PEONIE DI VITORCHIANO
E’ conosciuto anche con il nome Centro Botanico Moutan, raccoglie oltre 250.00 piante, tra cui circa 600 differenti varietà di peonie, alle quali fanno da cornice lecci, cipressi, querce ed ulivi secolari.
VITERBO-TARQUNIA
VITERBO-TARQUNIA. Dalla città medioevale scolpita nella pietra lavica, a Tarquinia che ha il colore della chiara pietra calcarea. Da non perdere la Necropoli etrusca e il Museo Etrusco.
ORVIETO, Il Museo Archeologico Nazionale
Il Museo Archeologico Nazionale occupa gli spazi del Palazzo di papa Martino IV. Amo molto questa collezione, perché comprende una gran varietà di reperti. Perché tale varietà?
SUTRI-CIVITA CASTELLANA
è un tour che non potrai non amare, perché porta in terre dalla millenaria storia, tra il confine dell’Etruria e il territorio dei Falisci.
Vuoi conoscere la breve storia di Bolsena?
Vuoi conoscere la breve storia di Bolsena? Bolsena ha origine da una città etrusco-romana, chiamata dai romani Volsinii, da non confondere con la Velzna etrusca che sorgeva sul pianoro dove oggi si trova Orvieto.
VITERBO – Le case con il profferlo
Le case con il profferlo, ossia con scalinata esterna, prendono il loro nome dal latino proferulum che significa posto davanti. Si tratta di un tipo di costruzione abbastanza bassa, di solito di un piano oppure due.
Celleno Vecchio – l’atmosfera dei ruderi in natura.
Il piccolo borgo di origini etrusche si trova nell’abbraccio della Valle del Tevere e di altre piccole valli contrastate da colline verdi, come un’isola dove andare alla scoperta di un passato squisitamente locale. Una storia che si lascia intravvedere a tratti, attraverso le scoperte archeologiche e di quanto rimane degli edifici, dall’epoca etrusca ai nostri giorni.
TUSCANIA – MARTA – CAPODIMONTE
TUSCANIA – MARTA – CAPODIMONTE Lasciati conquistare dal Medioevo e dalle antiche basiliche! Dalle città abbracciate da mura merlate e costeggiate da canyon verdi! Vieni a girare per borghi con porticcioli, da dove ammirare il lago di origine vulcanica più grande d’Europa! A Tuscania si esplorano le Basiliche di S. Pietro e di S. Maria Maggiore costruite tra torri, tra la fine del secolo XI e gli inizi del XIII, note nella storia dell’arte d’Europa. Si rimane meravigliati davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, la facciata in tufo e marmo, il rosone con i simboli dei quattro Evangelisti. Ma, ancor di più all’interno, dove tra le varie opere d’arte, si trova un affresco del Giudizio Universale risalente ai primi anni del 1300. Fu realizzato da artisti operanti nella squadra di Giotto a Padova su commissione di un toscanese che rischiò l’esilio o la morte. La basilica di San Pietro sorge sul posto dell’Acropoli etrusco-romana. Il rosone di pizzo in marmo, orna l’antico tempio animato di figure scolpite di animali, di santi, della “trinità diabolica”. Si tratta di simboli medioevali talvolta ispirati su quelli pagani-etrusche del territorio. Da non perdere il pavimento di tipo cosmatesco, la cripta ad oratorio, i […]
SAN MARTINO AL CIMINO – l’Abbazia
Il piccolo borgo medioevale era il primo insediamento di San Martino, sviluppatasi attorno ad un cenobio benedettino certamente esistente nel 1045 perché menzionato in un documento.
ORVIETO, Il Pozzo della Cava e il Duomo.
Il percorso è particolarmente emozionante perché si addentra nella vita quotidiana di ventisette secoli di storia orvietana, attraverso tutta una serie di cavità dalle funzioni più varie e di suppellettili che le completano.
ORVIETO – IL DUOMO
IL DUOMO DI ORVIETO è una delle opere medioevali più sublimi d’Italia, caratterizzata da una combinazione originale dell’architettura duecentesco-trecentesca. Le sue dimensioni sono gigantesche, misura 90 metri di lunghezza e 35 di altezza, domina la città. Sì, è vero, la facciata tricuspidale richiama l’immagine di un trittico gotico: molto riccamente decorato di bassorilievi, di mosaici dorati, di sculture. Sarebbe difficile trovare altrove un’altra facciata simile, perché in questo cantiere gli artisti hanno sviluppato un proprio stile che caratterizza solo questa cattedrale. E non è un caso, perché l’organizzazione che dirigeva i lavori già dai primi decenni, chiamava gli artisti più bravi che esistessero, dalla Toscana, dall’Umbria, ma anche dall’estero. Sul piano pratico Le meraviglie non finiscono qui, perché l’interno di questa cattedrale conserva anche uno dei cicli pittorici più coinvolgenti del Rinascimento: il Giudizio Universale interpretato magistralmente da Luca Signorelli sugli affreschi della Cappella Nova o di San Brizio. Quanto agli affreschi del Signorelli, il Vasari riporta che Michelangelo si ispirò su questi nella decorazione della Cappella Sistina. Il Duomo dedicato all’Assunta è anche una meta spirituale, perché all’interno della Cappella del Corporale, in un nuovo reliquiario, viene custodito, appunto, il Corporale del Miracolo Eucaristico di Bolsena. Pensate, quanto tempo […]
TUSCANIA 1 GIORNO
Il tour dà un’immagine completa di Tuscania, etrusca e medioevale. Le 4 cose da esplorare: La necropoli della Madonna dell’Olivo. Il Museo Etrusco. Le due basiliche romaniche. Il panorama sul Colle di San Pietro e sul canyon verde del fiume Marta.
ORVIETO-CIVITA DI BAGNOREGIO
Quando paesaggi fascinosi di pianori abitati e profonde valli verdi fanno da cornice all’arte, alla storia, e alle cose belle. Dalla città del Duomo gotico tra i più importanti d’Europa, al borgo incantato che sorge su un cono di tufo e di argilla in mezzo alla Valle frastagliata dei calanchi.
TARQUINIA IN 1 GIORNO
Si va alla scoperta dei ricchi corredi funerari ritrovati nelle tombe risparmiate dai tombaroli al Museo Etrusco. Da non perdere: i Cavalli Alati che ornavano il Tempio dell’Ara della Regina e Mitra tauroctono.
VULCI – TUSCANIA
VULCI-TUSCANIA Dalla città etrusco-romana alla Tuscania medioevale, nella Maremma Laziale. Un tour che percorre due posti immersi nel verde lussureggiante, costruiti su pianori di roccia dominati da centri urbani e delimitati da aspri canyon.
TOUR IN BATTELLO DA BOLSENA
Il Tour in battello include la visita parziale del borgo di Bolsena, e la circumnavigazione dell’Isola Bisentina. Così chiamata perché si trova davanti a Bisenzio, sulla sponda opposta del Lago di Bolsena. L’isola è nota per essere stata la residenza dei Farnese durante i secoli XV-XVI, una grande famiglia della Tuscia, che con un’abile scalata al potere raggiunse ruoli di rilievo nella storia d’Europa.
I GIARDINI ALTI di Villa Farnese a Caprarola
Questa parte del giardino è progettata in modo, che lo sguardo venga attratto sull’asse costituita di una serie di fontane con giochi d’acqua: la Fontana del Giglio, la catena d’acqua dei Delfini, la Fontana del Bicchierone con due Giganti recumbenti. Poste su più ripiani. In cima, la visuale è chiusa dalla Palazzina del Piacere, la residenza estiva del cardinal Alessandro.
ORVIETO, IL DUOMO: Il Corporale o Sacro Lino macchiato del sangue eucaristico
Ne scrivo, perché mi viene spesso domandato, se sia stato identificato il gruppo sanguigno del sangue presente nel Sacro Lino di Bolsena. E se, come nel caso del Sudario di Oviedo, del Sidone di Torino, della Tunica di Argenteuil, il risultato delle analisi sia AB +. Vale a dire, il gruppo sanguigno presente in queste reliquie, che si pensa appunto sia quello di Cristo.
ORVIETO, IL DUOMO: Sul piano pratico i lavori del cantiere
Fu di fondamentale importanza nella direzione della Fabbrica l’attività di Lorenzo Maitani, toscano, subentrato verso la fine del primo decennio del 1300. Fu lui a dare la prima ossatura all’edificio con le caratteristiche con cui lo identifichiamo oggi.
LAGO DI BOLSENA – L’isola Martana
L’ISOLA MARTANA è l’isola di Marta, un piccolo paese che dista 2 km sulle sponde Sud del Lago di Bolsena. La Martana è la consorella dell’Isola Bisentina, ha la forma di mezza luna. Non è altro, che un frammento di condotto eruttivo di un vulcano esploso nel lago.
ORVIETO, Piazza della Repubblica
Secondo una tradizione storico-erudita del XIX secolo, in quest’area esisteva il foro della città etrusca di Velzna. Oggi gli archeologi che operano in Orvieto, in base a risultati scientifici sostengono, che il punto centrale della città etrusca è da cercare nella zona, dove oggi sorge la Chiesa di San Francesco, abbastanza vicino ad Orvieto Underground.
LAGO DI BOLSENA – Monte Bisenzio
MONTE BISENZIO è un promontorio sulla sponda sud-occidentale del Lago di Bolsena, di fronte all’Isola Bisentina. Il paesaggio è immerso nel blu delle acque, nel verde dei boschi, nella vista dei borghi, e nei tramonti da assaporare.
VITERBO – Medioevo e Santa Rosa da Viterbo
Quando la fede si fonde con la tradizione popolare e con la storia. Un tour dall’atmosfera un pochino spirituale, dedicato in parte alla Santa Patrona della città, in parte alle principali attrattive quali sono i Quartieri Medioevali.
LAGO DI BOLSENA – Isola Bisentina, L’Oratorio del Calvario
L’Oratorio del Calvario o della Crocifissione, dedicato anche ai SS Giacomo e Cristoforo era il principale dei sette oratori dell’isola. Fu fatto costruire su commissione del cardinale Alessandro Farnese il giovane nel 1588. L’anno prima di morire, come mausoleo di famiglia.
VITERBO – La chiesa di Santa Rosa da Viterbo
La chiesa santuario della santa patrona di Viterbo mantiene vivo il culto che si formò attorno alla figura rivoluzionaria della piccola Rosa, vissuta intorno alla metà del secolo XIII.
LAGO DI BOLSENA – breve storia dell’Isola Martana
L’isola Martana si popola nel secolo IX d.C., di gente che fugge dai paesi circostanti dall’invasione dei Saraceni.
LAGO DI BOLSENA – Isola Bisentina, L’Oratorio del Calvario
L’Oratorio del Calvario o della Crocifissione sorse in sostituzione alla preesistente chiesetta dedicata a San Giovanni Battista affidata ai frati Minori Osservanti nel 1431 da papa Eugenio IV, in un breve.
SANTA ROSA DA VITERBO – Vuoi sapere di più?
La Vita II invece è del 1457, che fu utilizzata per il processo di canonizzazione, prolungatosi per secoli. Ricordo che la canonizzazione non è mai avvenuta con il rito solenne.
ORVIETO, La Necropoli del Crocefisso del Tufo. Il Museo Archeologico Nazionale oppure la Collezione Faina. Orvieto Sotterranea
Nella prima parte della giornata si visita la Necropoli del Crocefisso del Tufo e uno dei due musei: o il Museo Archeologico Nazionale, oppure il Museo Faina.
VITORCHIANO – Il Moai
IL MOAI è una scultura di pietra lavica, l’unico esistente al di fuori dell’Isola di Pasqua. E’ identico ai suoi lontani fratelli, colossi alti 10 metri e pesa ben 30 tonnellate.
ORVIETO, Il Museo dell’Opera del Duomo Leggi di più
La fitta rete degli scambi è documentata dai numerosi reperti rinvenuti nelle necropoli orvietane. Le vie del traffico erano utilizzate anche per l’esportazione dei prodotti locali, agricoli e artigianali (ceramiche, bucchero, bronzi).
MARTA
Dal suo punto più alto, dove si erge la Torre dell’orologio, si apre una scenografia naturale incantevole sul quinto lago di origine vulcanica più esteso d’Italia, sulle due isole e sui Colli Volsini.
Villa Farnese di Caprarola
è una delle opere più apprezzate del Rinascimento in Europa, e risale al Secondo Cinquecento. Esatto, la villa porta il nome della stessa famiglia di Palazzo Farnese di Roma e sorge, inaspettata, tra i boschi dei Colli Cimini.